Oggi ho il piacere di presentarvi un autore di origine beneventana. Conosciamo Gianmario Mattei attraverso questa intervista.
Ciao
Gianmario, parlaci di te e della tua passione per la scrittura. Di cosa parla
il tuo libro?
Innanzi tutto, infinitamente grazie per
l’opportunità che mi state dando con questa intervista e per la vostra
disponibilità.
In principio il mio rapporto con la
scrittura non era nato con l’obbiettivo di comporre un testo utile alla
pubblicazione, bensì solo a mettere in fila due righe di senso compiuto che mi
consentissero di liberarmi dai pensieri opprimenti sovvenuti dopo un periodo complicato
e non proprio chiarissimo della mia vita. Poco a poco, scrivere è diventata una
vera e propria abitudine quotidiana: prima due frasi, poi tre, poi quattro, poi
un paragrafo e così via… fino a quando mi sono reso conto che quei miei
pensieri potevano essere condivisi da tantissime altre persone, coetanei o meno
che fossero. Iniziai a pensare ad una maschera, un personaggio letterario portatore
della voce delle mie inquietudini interiori.
Così nacque James, solo e semplicemente
James.
Poi una sera, mentre ritornavo a casa dopo
una cena con cari amici, il tragitto dell’autobus notturno, l’alcol, i giochi
di luce accennati e evanescenti di Roma sommersa nelle tenebre, hanno
infiammato definitivamente la miccia: perché non fare di James il personaggio
di una saga di libri? Andata!
E il genere?
Fantasy, mischiato al thriller e all’horror…
quindi un dark fantasy.
Dopo quella chiacchierata con me stesso prese
definitivamente forma James, a cui ho dato un secondo nome, Robert, e un
cognome, Every. Poi una sorella, Valentina, una famiglia… insomma, nell’arco di
una settimana elaborai concettualmente parte della loro storia familiare e il
mondo in cui avrebbero mosso i loro passi: il nostro mondo contemporaneo
naturalmente, utilizzando il paradosso di una realtà celata all’interno della realtà
in cui tutti noi viviamo le nostre vite.
Esattamente un mese dopo mi ritrovai con
un groviglio di file da cui prese forma la prima parte di James Every – La caduta di Saalbard.
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Ero però indeciso se pubblicarlo o meno,
perché il giudizio degli altri mi preoccupava (e mi preoccupa ancora) non poco,
ma alla fine cedetti all’irresistibile tentazione di mettermi in gioco spinto
anche dalla possibilità di aprirmi un nuovo percorso professionale. Così,
tacendo la cosa praticamente a tutti, amici e familiari inclusi, partecipai e
vinsi un concorso indetto da una famosa piattaforma digitale. Tutto questo
avvenne nel 2012.
Dopo aver pagato lo scotto
dell’inesperienza, nonostante avessi venduto un buon numero di copie (all’incirca
1000 cartacei e 150 ebook) decisi di riprendere il testo e riscriverlo seguendo
le direttive e i consigli di alcuni miei amici accaniti lettori del genere.
Mentre riscrivevo il libro, mi vennero presentati Flavio Carlini e Valerio
Carbone ideatori di Edizioni Haiku. Flavio prese in
consegna il manoscritto e dopo una decina di giorni ci incontrammo per
discuterne.
Quell’incontro è stato un passo
fondamentale nella mia carriera da scrittore, poiché grazie alle sue note, ai
suoi consigli e alle sue direttive, diventai conscio che il testo da me scritto
conteneva in realtà bozzoli quiescenti di un vero e proprio universo fantasy,
che non attendeva altro di essere sviluppato.
Mi misi immediatamente all’opera e in meno
di nove mesi non solo terminai la riscrittura del volume in questione, ma
sviluppai anche un bel pezzo dell’Underworld che nutre l’intera saga. Esattamente
due anni dopo, ottobre 2015, il testo è stato revisionato ed elaborato da
Valerio Carbone e finalmente pubblicato con Edizioni Haiku. James Every – La
caduta di Saalbard ha riscontrato un ottimo giudizio da parte della critica di
settore.
Grandi soddisfazioni, insomma, che mi
hanno dato la forza di continuare a credere nel progetto James Every Underworld.
È un po’ complicato riassumere in poche
righe l’intera trama del primo volume della mia saga fantasy. Soprattutto
perché da una prima lettura si ha il senso generale degli eventi che compongono
la storia principale dei due fratelli Every e delle storie secondarie; una
seconda lettura permetterà al lettore di comprendere meglio molti degli aspetti
meno evidenti, ma fondamentali, che compongono gli eventi principali.
In breve: tutto ciò che sembra non è.
Cosa
ti sentiresti di consigliare a chi ha la tua stessa passione?
Tre cose molto semplici.
1) Di
credere in quel che si fa, ma di essere molto autocritici con sé stessi.
2)Di
leggere e studiare in maniera approfondita i classici.
3) Accettare
critiche e consigli di chi è del mestiere.
Progetti
futuri, eventi, presentazioni.
Di tutto e di più, forse anche troppo.
Ho da poco terminato la stesura di Van Helsing – Una questione di famiglia,
primo volume di una trilogia che descriverà come la famiglia Van Helsing ha
sfornato i migliori cacciatori d’oscurità della storia (letteraria, s’intende).
È un progetto molto interessante perché combina il romanzo storico al dark
fantasy, senza sfociare nello steampunk, una sperimentazione che mi ha sempre
attratto, che vedrà personaggi di ogni genere nei secoli XV, XVII, e XIX. Verrà
pubblicato molto presto da Edizioni2017, una giovanissima casa
editrice sannita, che ha sin da subito creduto nel progetto e investito tempo e
risorse per svilupparlo.
Poi c’è il teatro e il cinema: da
sceneggiatore quale sono (eh, sì, la scrittura mi ha portato anche a cimentarmi
in un mondo ancora più difficile di quello editoriale), ho da poco terminato la
stesura di un adattamento teatrale de “Le notti bianche” di F. Dostoevkij, che
dovrebbe andare in scena molto presto.
Dove
possono seguirti i lettori?
Facebook:
Gianmario Mattei
James Every Underworld
Van Helsing
twitter, tumblr, instagram… dappertutto insomma!
Ringrazio Gianmario per il tempo a noi dedicato e vi rimando al prossimo articolo. A presto.
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