giovedì 28 settembre 2017

Pennellate di parole. Intervista a Fabio Lastrucci, un artista a tutto tondo.



Oggi vi voglio parlare dello scrittore e artista Fabio Lastrucci, figlio d’arte di Domenico Lastrucci. Ma non è finita qui. La storia di Fabio è inevitabilmente legata anche a quella del fratello Paolo, fotografo e scrittore di aforismi. Ma entrambi i fratelli hanno spesso collaborato insieme unendo la loro immensa vena creativa. Ma ora dopo questa breve introduzione lascio la parola a Fabio in questa intervista.

"HEY!" (2016)


Fabio, parlaci di te, della tua creatività. Quando è iniziato il tuo percorso artistico? Cos’è per te l’arte? E la scrittura? Come si coniuga ad essa?

Insieme ai miei fratelli siamo cresciuti tra i colori a olio di mio padre, apprezzato ritrattista. Inevitabile non esserne condizionati, in direzioni diverse. Abbiamo tutti e tre frequentato scuole artistiche, mantenendo un forte legame con la pratica manuale dell’arte, come mio fratello Mauro, che riversa una cura da artigiano nel suo lavoro di motion graphic designer.

"La Pulcipesca" - omaggio a Lele Luzzati (2016)


Il mio tragitto è piuttosto ramificato, passando dalla pittura al primo fumetto realizzato nel ’87 per una compagnia teatrale di Napoli, poi per molti annimi sono occupato di scultura e scenografia per la televisione e il teatro, mentre in ambito artistico è nato il lavoro di gruppo con mio fratello Paolo (
http://morbidiapprodi.wordpress.com) con una ricerca derivata dalle nostre esperienze nella scultura per lo spettacolo. In mezzo a tutto questo c’è sempre stato l’amore per la scrittura che ho cominciato a pubblicare dal 2000 in poi, a cui si sono ri-aggiunti il fumetto e l’illustrazione che sto riprendendo a praticare e a pubblicare da un anno.L’arte per me è una necessità da coltivare per crescere e scoprire nuovi territori, un modo per andare incontro al mondo offrendogli ciò che di più prezioso si è scavato dentro se stessi.

"Batman a Bisanzio" (2013) 65,5 x 45,5 cm.




Scrivere, di tutti i mezzi, è il più diretto e veloce, oltre che il più intimo. Da sfogo senza limitazioni a qualunque fantasia, permette di rileggere e dar forma a qualunque esperienza vissuta, nutrendosi del bagaglio visivo accumulato nelle varie pratiche artistiche.
 


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Di cosa parlano i tuoi libri?

Non c’è un argomento unico, ma di certo una predominanza del fantastico, anche nelle storie a carattere più realistico o sociale come “Precariopoli”, il mio primo romanzo breve, dove il protagonista precario trova lavoro vincendo un concorso per titolista di film porno. “L’estate segreta di Babe Hardy” è una dark-comedy ambientata nella Hollywood degli anni ’30 che mescola orrore e comicità, mentre “Il ritorno dell’Arcivento” è un ciclo fantasy per ragazzi, dominato da figure femminili, dove l’intelligenza e l’umanità sbaragliano qualsiasi scontro, senza armi né violenza.


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L’ultimo uscito è una raccolta di racconti editi e inediti, “Da zero a infinito”, in cui l’immaginazione viaggia libera toccando tasti emotivi molto diversi, dal dramma alla commedia, con una trasversalità che passa dalle atmosfere borghesiane del racconto che da il titolo alla raccolta, all’horror “sociale” de “Il noviziato del comando” o il grottesco puro di “Loro”, la storia di una fallimentare invasione aliena a Napoli.
 

IBS



In generale che riscontro ha l’arte nella realtà campana?

Napoli è una città molto viva e ricca di fermenti, che trovano in parte uno sbocco negli spazi istituzionali (come il Madre, o il Pan) e presso le tante gallerie. Come sempre è difficile per le realtà emergenti avere degli spazi adeguati e trovo preziosa in questo senso l’attività di spazi alternativi al sistema, come la struttura “Sarajevo supermarket”, centro polivalente di Giovanni Franco e Sabrina Cardone Vitiello, che fa convivere il rigore delle proprie scelte con una grande apertura a ogni manifestazione culturale e artistica.
 

"Tempo inverso" (2017)



Progetti futuri? Mostre? Dove possono seguirti gli appassionati d’arte o i potenziali lettori?

Il panorama artistico è un continuo “work in progress”, passibile di mutamenti repentini e occasioni inaspettate. Al momento, il nostro duo prospetta di partecipare a una delle prossime collettive della galleria “Le 4 pareti”, di Via Fiorelli, galleria con la quale abbiamo avuto modo di esporre nel corso dell’anno, sia a Napoli che a Ischia.



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Riguardo la scrittura, è in corso di editing il saggio “Com’era weird la mia valle”, scritto con Vincenzo Barone Lumaga per la Milena edizioni di Napoli, che per entro dicembre sarà reperibile in libreria, più avanti seguirà l’uscita del fantasy “La febbre di Cariath”, sequel de “Il ritorno dell’Arcivento”, sempre con la stessa casa editrice, un romanzo young-adult di cui ho curato anche le 20 illustrazioni interne.


"Alla ricerca della felicità" (2013)



Non mancano mille altri progetti, tra racconti, fumetti e altro, ma è bello scoprire le proprie carte un poco alla volta, quindi ringrazio Francesco Ambrosio per la gentile ospitalità e saluto i lettori.

Ringraziando Fabio per la sua disponibilità vi lascio sotto dei link che rimandano alla sua attività di artista e scrittore. Alla prossima.


morbidiapprodi

Rivistamilena 

Ronin Magazine 

mercoledì 27 settembre 2017

Autrice in fiera. Intervista all'autrice napoletana Serena De Luca Bosso che sarà presente all'edizione 2017 della fiera Ricomincio dai Libri





Oggi vi presento Serena De Luca Bosso, autrice napoletana di horror che ha esordito quest'anno con il libro "Imago", pubblicato con la casa editrice "La strada per Babilonia Edizioni". Inoltre, Serena sarà presente alla fiera Ricomincio dai Libri che si terrà a Napoli da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre.
Conosciamo questo autrice attraverso questa  intervista.


Ciao Serena, presentati.

Mi chiamo Serena De Luca Bosso, sono napoletana e scrivo racconti horror.
A giugno di quest’anno è stato pubblicato “Imago”, il mio romanzo d’esordio, con “La strada per Babilonia Edizioni”.

Com’è nata la tua passione per la scrittura?

Ho iniziato a scrivere a quindici anni, iniziando con le “Fan fiction”. Sono una grande fan di Harry Potter e creavo delle storie con i personaggi della saga cambiando la storia originale. Studiando letteratura a scuola sono entrata nel mondo della poesia che mi ha poi spinto a scrivere cose “mie”, imitando lo stile dei miei autori preferiti, tra cui Edgar Allan Poe, Charles Baudelaire e Allen Ginsberg.



Parlaci del tuo libro.

“Imago” nasce su Wattpad, una piattaforma di ebooksharing dove pubblico col nome d’arte “La Baudelaire” (in omaggio al poeta omonimo), ed ha visto la luce quattro anni fa. Dopo aver raggiunto un buon numero di visualizzazioni e commenti positivi ho deciso di proporlo ad una casa editrice.
Ho incontrato l’editore di “La strada per Babilonia” ad un evento di Poetry Slam a Caserta:  sapevo che trattava racconti gotici e mi sono, come si dice, “buttata”. Non amo le cattive notizie quindi mi imposi di essere pronta a tutto: fu una sorpresa quando mi disse che avrebbe letto il mio racconto. “Imago” racconta la storia di Elisabeth Klemm, una giovane donna che convive con un segreto oscuro, e il desiderio di  liberarsi di questa catena che la imprigiona da quasi una vita intera può trovare soluzione in un piccolo cottage abbandonato nel Bronx, a New York City, dove lei ricorda di aver vissuto una vita passata.
Elisabeth vive un continuo sovrapporsi del passato col presente e questo le impedisce di guardare al futuro, cosa che per una donna nel fiore dell’età è terribilmente frustrante. Nella casa Elisabeth dovrà decidere se restare legata al passato o se iniziare a vivere il presente: questa è una decisione cruciale perché la sua vita dipende da cosa lei sceglierà di fare.




Cosa ti sentiresti di dire a chi ha la tua stessa passione?

L’arte è una continua evoluzione, è una montagna infinita, una strada che presenta ostacoli sempre diversi, alcuni semplici altri molto impegnativi. È essenziale desiderare di migliorarsi, mantenere accesa la curiosità, perché sarà quella a darci gli strumenti per continuare il percorso.
Il mio consiglio è (perdonatemi, uso molte similitudini): non pretendere di raggiungere la cima ad ogni costo, goditi il tragitto e impara da quello che ti si para sul cammino. 


Progetti per il futuro, eventi, presentazioni. Dove possono seguirti i lettori e trovare i tuoi libri?

Sto raccogliendo nuovo materiale per iniziare una nuova opera: per il momento posso dire che voglio puntare a temi inusuali e forti, che già so richiederanno un grande lavoro e presenteranno delle sfide interessanti.
“Imago” sarà presentato alla fiera “Ricomincio dai libri” di Napoli il 29 settembre alle ore 18:00, presso lo stand di “La strada per Babilonia Edizioni”, e sarà presente anche alla “Stranimondi” di Milano.
Per restare informati potete seguire il mio account Instagram e la mia pagina Facebook “La Baudelaire”.


Ringrazio Serena per la sua disponibilità e vi rimando sotto al link del suo horror "Imago".

lunedì 25 settembre 2017

Creatura Nova. Il libro di poesie di Gennaro Carrano, primo classificato al Book For Peace 2017

Books For Peace è un premio per scrittori, poeti, artisti, professori, alunni e tutti quelli che trattano tematiche forti quali bullismo(cyberbullismo), violenza sulle donne, bambini, etc.Tanti sono stati gli scrittori premiati, ma tra tutti spicca Gennaro, giovane autore napoletano di Afragola, classificatosi al primo posto del premio, con il suo Creatura Nova edito dalla casa editrice Lettere Animate. Di cosa parla il suo libro?
 



L’Immolata, la Gentile, Sensibilitade, Delicato, L’Eros, Pallida. Un viaggio poetico alla scoperta delle varie sfaccettature dell’animo umano, dove il bene si confonde con il male, l’amore si fonde con l’odio, il perdono diviene una colpa. Qual è il confine tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato? La coscienza è davvero un giudice imparziale? La morale è solo un condizionamento sociale? Un’eterna lotta tra istinto e ragione.La raccolta poetica, inoltre, inizia con una prefazione di Regina Resta. 


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Creatura Nova non è proprio una silloge, ma è divisa in capitoli. I primi due capitoli L'Immolata e la Gentile sono narrativa poetica. Infatti, l’autore, sotto forma di poesia narra la vicenda dello stupro incestuoso dove la Verginia viene stuprata dal fratello Adelfo, un atto questo che avrà delle conseguenze, e in tutte e 8(+ 2 liriche iniziali per ogni capitolo) liriche vi è presente un elemento che le collega, ossia il simbolo del giglio. Diversa, invece, è la seconda parte del libro che è una silloge, divisa sempre in capitoli, ogni capitolo tratta di un tema, le poesie sono a se stanti, suddivise per tematica. La parte narrativa poetica è scritta sotto tre punti di vista, quella di un narratore esterno ai fatti, quello di Verginia e quello di Adelfo. 

Vi lascio sotto una card con una poesia tratta da Creatura Nova. Alla prossima!



Lo stesso articolo anche su Nanotv


Autore in fiera. Intervista a Vincenzo Romano, autore di Pozzuoli che sarà presente all'edizione 2017 della fiera Ricomincio dai Libri


Salve a tutti, oggi vi parlo di Vincenzo Romano, altro autore che sarà presente alla fiera Ricomincio dai Libri che si terrà a Napoli da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre. Conosciamolo meglio in questa intervista.


Ciao Vincenzo, parlaci di te e della tua passione per la scrittura? Di cosa parla il tuo libro “Mezzosangue”?
A 37 anni suonati posso quasi dire che la passione per la scrittura è una passione antica. Seminata dalle prime letture (soprattutto classici della fantascienza) e cresciuta attorno ai tavoli dei più diversi giochi di ruolo. Ho vissuto a Napoli fino al 2010. Ora vivo a Pozzuoli con mia moglie e i miei figli.Mezzosangue l’ho scritto per gioco, senza prendermi troppo sul serio, ma dopo la sua pubblicazione è scattata un’altra molla interiore. Mi è piaciuto scrivere, lavorare a un progetto complesso come un romanzo per creare qualcosa che possa suscitare emozioni negli altri.
È un fantasy di impostazione classica, high fantasy dicono adesso. Ho provato a usare elementi piuttosto noti ai lettori con una lettura non convenzionale. Razze, magia, combattimenti fanno da sostegno all’elemento principale della storia. Un mezzosangue è una creatura che non appartiene a nessuno dei due mondi con cui condivide, in parte, la sua natura. Il viaggio nel mondo diventa quindi un viaggio verso se stessi, l’avventura diventa una ricerca interiore e gli scontri diventano lo specchio dei propri conflitti.


Cosa ti aspetti dalla tua partecipazione alla fiera Ricomincio dai Libri?

Prima di ogni altra cosa mi aspetto di poter finalmente tornare in una manifestazione imprescindibile per la nostra città. Spero possa essere luogo di incontro e di confronto. Mi sono affacciato da poco al mondo dei libri in veste di autore, e sono quindi assetato di incontri, persone ed esperienze nuove.
Mi aspetto di poter raccontare la mia piccola esperienza e magari convincere qualcuno a prendere parte al bellissimo viaggio di Mezzosangue.



Progetti futuri, eventi, presentazioni.

Sto lavorando al seguito del romanzo. La mia idea iniziale era di lasciarlo autoconclusivo. Moltissimi però mi hanno chiesto di sviluppare ulteriormente alcune linee narrative per conoscere la sorte di alcuni personaggi. I primi capitoli sono pronti (pronti per essere fatti a pezzi e riscritti da zero, ma pronti).In attesa di sviluppi sto creando un volumetto illustrativo legato ad uno degli edifici più complessi descritto nel romanzo (la Rocca dei Grifoni). Appena pronto sarà messo a disposizione di tutti sui canali ufficiali.In parallelo ho iniziato la stesura di un testo in cui racconto l’esperienza della paternità a un neo-papà. Gli scaffali delle librerie sono pienissimi di libri dedicati e indirizzati alle mamme, qualcosa per i papà c’è, e mi pareva interessante provare a raccontare la mia esperienza, anche solo per strappare una risata in un periodo fisicamente e psicologicamente stressante come quello a cavallo della nascita di un figlio.
Per i prossimi mesi ho un paio di idee in testa, ma non ci sono al momento eventi già organizzati.


Splendido dettaglio sull'ascia nella cover di Mezzosangue


Dove possono seguirti i lettori e in quale dei tre giorni ti troveranno in fiera?

Tutta l’attività ufficiale legata a Mezzosangue si trova sulla pagina Facebook Mezzosangue.

Il resto dei progetti, oltre a un discreto numero di messaggi un po’ surreali li trovate sul mio profilo personale Vincenzo Romano.

Sarò in fiera Sabato 30 Settembre e vi aspetto! 


Ringraziando Vincenzo per la sua disponibilità, vi inserisco sotto il link di una sua breve storia fantasy pubblicata sul sito Curiosando. Alla prossima!


San Tommaso del Verrocchio

domenica 24 settembre 2017

Autrice in fiera. Intervista alla scrittrice-poetessa campana Vittoria Iorio che sarà presente all'edizione 2017 della fiera Ricomincio dai Libri

Oggi vi parlo della scrittrice-poetessa campana Vittoria Silvana Iorio che sarà presente con i suoi libri alla Fiera Ricomincio dai Libri, che si terrà a Napoli da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre. Conosciamo meglio l’autrice in questa breve intervista.


Ciao Vittoria, parlaci un po’ di te, della tua passione per la scrittura e dei tuoi libri.

Un saluto a voi. Che dire di me? Sono uno spirito libero che adora il silenzio come il baccano. Non mi piacciono le etichette a meno che non siano quelle che indicano il codice ISBN per trovare un libro. Adoro i giochi di ruolo a carattere strategico militare e sono una discreta esecutrice di origami. Nella vita, al di là della Fiera e della mia passione per la scrittura, sono una Psicoterapeuta.
Il desiderio di scrivere nasce in un momento della mia vita in cui avevo bisogno di un mondo in cui rifugiarmi anche se ho felicemente esordito come Nanoscrittrice. Il mio primo romanzo è stato un noir, Dark Ice, presente in Fiera. La storia di una donna che dopo aver vissuto la resa decide di combattere. Per il resto attualmente è in fase di editing un altro romanzo scritto con un mio carissimo collega che ha un taglio decisamente pulp/action. Su questo non mi dilungherò oltre sperando di potervene parlare in forma estesa, e con lui, a breve. Scrivo anche poesie e racconti brevi di vario genere. Per il resto andrò dove mi porta la penna.



Cosa ti aspetti da questa Fiera a cui parteciperai? Novità, stimoli, visibilità…

Dalla Fiera mi aspetto soprattutto di passare una giornata in quello che per me è il mio habitat naturale; una casa fatta di parole, creatività e voglia di fare. Alla fine più che la Fiera del Libro potrei considerarla la Fiera dei Sognatori che vivono per trovare mondi possibili. Forse è un idea un po’ romantica, ma la realtà ha una sola faccia mentre la mente umana ne può creare e abitare tante contemporaneamente. So che sarà una giornata da sogno e la respirerò fino alla fine.


Cosa ti senti di dire a chi come te coltiva la passione per la scrittura?

Di non arrendersi mai, di riprovarci sempre e soprattutto di non smettere mai di migliorarsi nella tecnica. Una bella intuizione dev’essere anche essere espressa in un modo che ne esalti le forme senza svilirla. Ci vuole dedizione, e talvolta sacrificio, ed è forse questo che la rende così bella. Credeteci! Provateci! Impegnatevi!


Dove e in quale giorno i lettori potranno trovarti in fiera?

Ci sarò per l’intera giornata di Domenica 1 ottobre e sarò lieta di lasciare, a chi mi verrà a trovare, un piccolo gadget, in tema, hand made.

Ringrazio Vittoria per averci dedicato il suo prezioso tempo, e augurandole un forte in bocca al lupo per tutto vi aggiungo sotto il link che rimanda al suo libro Dark Ice.

IBS

Estratto dal prologo di "Malkha, le avventure del giovane Nedo"


1. Prologo


Pianeti, stelle, galassie, tutto normale ma solo se non includiamo in questo discorso anche Malkha. Chi è in realtà Malkha? Difficile spiegarlo in poche parole ma di sicuro nello spazio ha compiuto più imprese lui di qualsiasi mortale. Malkha era un celestiale, ossia un essere formatosi nel cielo o da polvere di stelle, come pensavano molti ricercatori dell’universo che non ne avevano mai visto uno. Lui era diverso dagli altri, abbastanza alto e robusto con orecchie a punta e altre punte sulla testa che formavano una sorta di cresta naturale. Appariva come un essere rossiccio e semi-invisibile, un po’come tutti i celestiali. Ma avere quei tratti somatici era una rarità tra i celestiali perché di norma si presentavano tutti come semplici ammassi di pietra e di polvere. Era abbastanza massiccio di braccia e di gambe e forse se fosse stato un comune mortale si sarebbe intuito facilmente che lavoro facesse, ma un celestiale che lavoro poteva mai avere nel cielo? Altri suoi simili gli avrebbero riso in faccia pur non sapendo la risposta. Ma lui non aveva paura di rispondere. Un costruttore. Sì, ma di cosa? Era la solita domanda che gli ponevano. Di strutture singolarmente intricate e geometricamente organizzate, rispondeva lui. Molti rimanevano a bocca aperta. Pensavano che da tutta quell’importanza che si dava, fosse un lavoro per pochi eletti.
I celestiali erano creature un po’ spaccone e anche molto ignoranti, si potrebbe dire, ma non lui, non Malkha. Qualcuno che non capiva gli poneva una domanda un po’ più specifica, ossia cosa significa costruttore di strutture singolarmente intricate e geometricamente organizzate?
E lui stupito e un po’ imbarazzato di far parte di quella specie rispondeva semplicemente: «Costruisco labirinti parastellari».
In tanti non sapevano neanche cosa fossero ma forse qualcuno ne aveva notati in giro per lo spazio. Lui si gonfiava il petto d’orgoglio e diceva di averli costruiti con le sue stesse mani. Iniziava a raccontare le sue imprese e in tanti, colti dalla curiosità, lo circondavano.
Quando lo si vedeva svolgere il suo lavoro era molto serio e di poche parole ma quando non lavorava si prendeva gioco degli altri celestiali facendosi passare per un eroe o addirittura un essere quasi leggendario. Ma torniamo al suo lavoro. Cos’è in realtà un labirinto parastellare? Era appunto un labirinto, che circondava e integrava stelle, una struttura che interagiva con lo spazio. Ancora non ci siamo, detto così si capisce ben poco.
Prima creava attorno a sé una barriera molto simile a un reticolato bianco e con i suoi piccoli occhi scavati sotto le sopracciglia osservava lo spazio circostante, attraverso di essa, per capire se le stelle fossero prive di forme di vita o se nel cielo ci fossero navicelle. Doveva essere libero di svolgere il suo lavoro senza intralci esterni e soprattutto senza mettere in pericolo la vita dei mortali.
I puntini bianchi nel reticolato indicavano la presenza di esseri viventi.

MALKHA, LE AVVENTURE DEL GIOVANE NEDO




Riapre il Simposio in Piazzetta. Mercoledì 27 settembre riprendono gli incontri di lettura a Frattamaggiore, nell’HUBar di Piazzetta Durante



Poesia, parole e scrittura. Il simposio, tenuto dall’insegnante di italiano Filomena Fusaro, è uno spazio per condividere letture, assaporare parole e poesia e scrivere dando sfogo alla creatività. Ogni incontro sarà accompagnato da un calice di vino o di tè.
Il primo incontro di questo trimestre dedicato al tema “Vicoli” sarà dedicato alla lettura del romanzo Montedidio di Erri De Luca.Nel corso degli incontri si potranno leggere anche opere inedite dando spazio a chi coltiva la passione per la scrittura, tirando fuori dal cassetto dei sogni poesie e altri scritti, perché come suggerisce il tema “Vicoli”, lo scopo è proprio quello di dare voce alle parole che vogliono uscire, emergere dai vicoli dell’anima e della città.



Il romanzo Montedidio racconta proprio questo, una storia vissuta nei vicoli di una Napoli affascinante e ribelle, con i suoi scorci, le sue colpe e le sue ragioni, con l’arte, la musica, la bellezza e il frastuono. C’è tanta gente, c’è la folla, il caos, ci sono i fantasmi passati e futuri. Quindi, per chi ama la lettura, non prendete impegni, il simposio in Piazzetta Durante riapre con il proposito di trascorrere del tempo insieme per vivere tra le parole viaggi e avventure senza tempo.


Per ulteriori info e contatti visitate la pagina facebook dell'HUBar.

HUBar

sabato 23 settembre 2017

Tre autori sul palco. Prima presentazione multipla organizzata dalla casa editrice campana LFA Publisher



Giovedì 21 settembre dalle ore 18, si è tenuta al teatro Troisi di Afragola, la presentazione multipla di tre autori, della casa editrice campana LFA Publisher. L’evento si è svolto come un vero talk show, in cui la moderatrice Anna Pia Calitri ha prima introdotto i tre autori ai presenti in sala e dopo li ha coinvolti con domande specifiche sui loro libri.



Antonella La Frazia, poetessa di San Giovanni Rotondo, ha parlato dei suoi libri di poesia e del suo modo di esprimersi in una forma d’arte in cui le parole partono dall’anima. Significativa è stata la sua frase “il poeta dice del mondo ciò che non si vede”. I temi centrali dei suoi libri sono la sensibilità femminile e la rinascita, in cui emergono aspetti autobiografici e di profonda sofferenza. L’autrice tra una domanda e l’altra ha letto anche due poesie, tratte da ognuno dei suoi libri.

Antonella La Frazia


L’ingegnere Mauro Barbarito ha illustrato in linee generali la sua saga fantasy con i due libri “I figli delle ninfe” e “Il calice di sangue”, che seguono il filone classico del genere soprattutto per le atmosfere medievali in cui, a detta dell’autore, soprattutto nel secondo volume, ha voluto approfondire la storia, il passato di diversi personaggi e scrivere battaglie più dettagliate.
Inoltre abbiamo scoperto anche la sua passione per il disegno, in particolare quello digitale. 

Mauro Barbarito


In ultimo, il giovanissimo autore Salvatore Tuccillo ha illustrato ai presenti il suo libro “John Hickok, the dawn of the revenge”, che riprende il genere western che oggi conta pochissimi appassionati. Salvatore, uno di quei pochi, ha spiegato come lui abbia deciso di investire le sue energie e di usare la sua penna creativa per dedicarsi a questo genere oggi poco battuto. Ispirato dai film di Sergio Leone, il giovane autore di Afragola ha espresso grande entusiasmo per questa sua passione dimostrando grande dedizione ed impegno.

Salvatore Tuccillo


Augurandovi un buon sabato sera, vi do appuntamento ai prossimi articoli.

Autore in fiera. Intervista all'autore Armando Grassitelli che sarà presente all'edizione 2017 della fiera Ricomincio dai Libri

Oggi vi parlo dell’autore campano Armando Grassitelli, che sarà presente alla fiera Ricomincio dai Libri che si terrà a Napoli da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre. 
Conosciamolo meglio in questa intervista.

Ciao Armando, parlaci di te, di cosa di occupi? Di cosa parla il tuo libro?

Ciao Francesco, e grazie per l’invito.
Nella vita mi occupo di Amministrazioni Condominiali, poi sono Responsabile di Arci Servizio Civile Napoli, e ho fondato con mia moglie l’associazione culturale Guapanapoli. Fino ad agosto ho lavorato nello staff del vicesindaco di Napoli Raffaele Del Giudice, e l’anno scorso ho lasciato la mia professione di avvocato, cancellandomi dall’ordine e restituendo il tesserino dopo oltre 15 anni di discreta ma insoddisfacente professione.
E proprio dalle paure e dall’insoddisfazione nasce La Forma imperfetta, il mio libro di esordio.
Cosa accade nella vita di un uomo divorziato quando la sua unica figlia scompare nel nulla?
È la storia di Marco Strazzullo, un uomo interrotto nella vita e nei sentimenti; e di sua figlia Anna, una 18 enne brutta e fuori fuoco, come tanti adolescenti di oggi. La storia del libro è quella di rapporti detti e non detti, di amici che ritornano, di nuovi amori; il tutto, ambientato in una Napoli del 2025, molto ordinaria e (spero) priva di cliché.



Cosa ti aspetti dalla tua partecipazione a Ricomincio dai Libri?

Mi aspetto visibilità, credo molto nella manifestazione e conosco la serietà degli organizzatori, e mi piacciono i principi ispiratori di Ricomincio dai Libri.
Il mio libro ha avuto un bel riscontro alla sua prima uscita nel maggio scorso, soprattutto se teniamo conto che si tratta di una autoproduzione. Ho superato le 500 copie tra cartaceo ed ebook, e alla Fiera presenterò la terza edizione (“mondata” di alcuni errori che ho rilevato e mi hanno fatto rilevare i lettori)

Che consigli ti sentiresti di dare ai giovani?

Due, essenzialmente. Il primo è di non aspettare l’età adulta per concretizzare le proprie passioni. Lo so, detta (o scritta) così è di una banalità disarmante. Eppure è la mia verità: ho sempre scritto racconti, canzoni soprattutto, poesie; e per anni sono rimasti nel mio cassetto, quello del famoso sogno, convinto che non interessassero a nessuno fuorché a me. Mi sbagliavo.
Ho riletto qualcosa scritta anni fa, e l’ho trovata sinceramente impresentabile oggi. Però in quelle cose ci sono quello che ero, e che sono diventato. La forma imperfetta lo avrei potuto scrivere solo ora, ma sono convinto che se si ha qualcosa da dire non è necessario aspettare. Soprattutto, se si avverte la necessità di scrivere, non occorre “cercare” il grande editore.
Col self publishing la possibilità di farsi conoscere c’è, sta alle capacità dello scrittore risultare credibile, sia nel tipo di proposta che si offre, sia per la qualità di quello che si scrive.
Il secondo consiglio è di provare a fissare i propri spunti con una penna. La carta è il modo migliore per fissare un concetto. Nel mio caso – la prima stesura del libro è nata tutta su di un quaderno- mi ha aiutato a non sbrodolare, a non perdere di vista la storia che intendevo raccontare. Mi ha consentito, se vogliamo, di sottrarre e non aggiungere là dove non strettamente necessario.
È stato un consiglio di mia moglie, e lo considero veramente prezioso.



Per coloro che volessero seguirti, in quale giorno esporrai in Fiera?

Io sarò domenica 1 ottobre con il mio libro, e regalerò a tutti coloro che parteciperanno una copia del mio racconto “Claudio Moretti”, che è stato pubblicato a giugno nell’Antologia “Scrittori Campani” della Historica Edizioni. Ma farò un’incursione anche sabato 30 settembre allo stand del mio amico scrittore Christian Capriello, con il quale ci stiamo cimentando nella scrittura di un libro a quattro mani.

Ringrazio Armando per averci concesso il suo tempo facendogli un grosso in bocca al lupo per la fiera.  Sotto il link dove potrete trovare informazioni più dettagliate sul suo libro “La Forma imperfetta”.

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