Oggi sul mio blog ho piacere di presentarvi l’autrice Alessia Coppola, che ha avuto anche l’occasione di presentare i suoi due ultimi romanzi al Salone del libro di Torino. Sto parlando de “Il profumo del mosto e dei ricordi” pubblicato con Newton Compton e del distopico “Vision” edito da La Corte Editore. Ma, senza perdermi troppo in chiacchiere, passo subito la parola a lei.
Ciao Alessia, parlaci di te e della tua passione per la scrittura, com’è
nata? A quale ricordo sei particolarmente più legata?
Ciao! Più che parlare di passione parlerei di dipendenza. Ho iniziato a
scrivere da quando ho imparato a farlo e da allora non ho mai smesso. Il primo
ricordo legato alla scrittura appartiene alla mia infanzia: avevo circa sei
anni quando espressi il desiderio di fare la scrittrice, davanti a una
bancarella di libri; ricordo che dissi "da grande voglio scrivere anche
io". Da allora, ogni singolo giorno della mia vita è stato donato alla
scrittura.
Di cosa parla il tuo ultimo libro?
"Il profumo del mosto e dei ricordi" è un'opera di narrativa
contemporanea al femminile. È ambientato in Salento e racconta la storia di una
giovane protagonista che va incontro al suo passato, attraversando segreti di
famiglia e difficoltà che la faranno crescere. Da Firenze partirà per la Puglia
per scoprire l'eredità del nonno, che consisterà in una tenuta e in un vigneto.
Ma Lavinia scoprirà che ciò che le ha lasciato il nonno, andrà al di là di un
bene materiale, infatti lei scoprirà il legame con la terra e con persone che
prima di allora erano sconosciute.Mentre "Vision" è un distopico sfi-ci, ambientato nel futuro.
La protagonista, Reika, vive in una società in cui si crede che al mondo non ci
siano più forme di vita oltre i confini della città sopravvissuta. Reika
scoprirà il grande inganno che tiene sotto scacco il suo mondo e non solo.
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