sabato 27 gennaio 2018

Giornata della memoria, film consigliati



In occasione della giornata della memoria voglio proporvi dei film assolutamente imperdibili che trattano l'argomento.
Sicuramente vi accorgerete che mancheranno all'appello molti titoli, soprattutto noti come Schindler's List o il Pianista, proprio perché il mio intento è di evidenziare altre storie e aspetti del periodo nazista. Anche se l'impresa è abbastanza ardua, ci provo. Sotto i titoli. 





Il bambino con il pigiama a righe, tratto dall'omonimo romanzo di John Boyne, parla dell'incontro fortuito tra Bruno, figlio di un ufficiale nazista e il piccolo ebreo Shmuel, rinchiuso in un campo di concentramento. Questa è sicuramente una delle storie di amicizia più sorprendenti, che ricalca, nell'innocenza dei due protagonisti, l'incoscienza generale che regna in un periodo di guerra dove non si riescono a spiegare le stragi compiute dall'uomo. La tenera incoscienza dei due bambini sorprende per la semplicità di relazionarsi oltre le differenze sociali, il contesto difficile ed altre problematiche che i due ignorano completamente. I racconti del piccolo ebreo, oltre quel filo spinato risuonano come parte di un gioco, di cui ignorano la perversità  in atto in luoghi di morte come campi di concentramento.





Storia di una ladra di libri, altro film tratto dal romanzo di Markus Zusak, mette in evidenza un altro aspetto del periodo nazista: la forte propaganda fatta anche attraverso canali culturali o istituzionali come le scuole. Testi di filosofi e tanti altri libri vengono gettati sul fuoco in quanto non soddisfano a pieno i requisiti dottrinali richiesti dal regime di Hitler. La giovane Liesel è stata adottata ed è analfabeta, ma resta affascinata dalle pagine di un libro che raccoglie tra quelli gettati sul rogo, correndo il grave pericolo di essere scoperta dalle autorità. Il padre adottivo le insegna a leggere e lei inizia a perdersi in un mondo fatto di parole di cui non riesce a fare a meno. Tra le tante difficoltà che vive con la sua famiglia adottiva, Liesel si lega sin da subito a Max, un rifugiato ebreo, scampato dalla Notte dei Cristalli e che viene accolto in casa sua. Liesel inoltre si reca spesso nella villa dei Hermann, dove viene accolta dalla padrona di casa che le mostra la sua grande biblioteca e più volte la invita a casa sua per leggere. 



La signora dello zoo, è tratto da una storia vera che ha visti coinvolti i coniugi Zabinski proprietari di uno zoo a Varvasia. L'invasione nazista in Polonia distrusse gran parte dello zoo, con solo poche specie che furono tratte in salvo e trasportare in Germania. L'amore per gli animali è il primo tema trattato, che dopo andrà di pari passo con la forte umanità dei due coniugi che, attraverso diverse attività improvvisate, riusciranno a trarre in salvo dal ghetto di Varsavia tantissimi ebrei. Ne ospiteranno centinaia in casa loro; alcuni saranno solo di passaggio prima di uscire dai confini polacchi e ricominciare una nuova vita, altri invece resteranno per anni nella loro grande cantina. Gli abili rintocchi di Antonina su un pianoforte segneranno il pericolo e la possibilità di respirare una corale libertà, come una vera famiglia.




Il labirinto del silenzio, è questo il titolo del film che ci trasporta in una Germania, in particolare in una Francoforte post guerra e nazismo, dove la vita scorre tranquilla, ignara e incosciente di ciò che ancora regna nelle istituzioni, al di sotto di ogni apparenza: un passato taciuto, che si finge di dimenticare;  un'omertà indifferente in cui ogni tragedia della Germania nazista sembra essere stata cancellata dalla storia. Un giornalista si imbatte nel giovane procuratore Johann Radmann, anch'esso ignaro di un passato che sembra essere per lui un Graal tutto da trovare nelle storie dei protagonisti che ne hanno fatto parte, con dolore e sofferenza. E così inizia un'indagine volta a riportare a galla quel passato e soprattutto a raccogliere sufficienti prove per incastrare alcuni ex-nazisti ancora in vita, ma che hanno cambiato vita, non perdendo mai  il loro legame con il credo nazista. Auschwitz e gli orrori compiuti in quel luogo ritornano a galla attraverso le parole di sopravvissuti che ancora ne portano le cicatrici, sotto gli occhi sbalorditi e commossi del giovane procuratore. Mengele, lo scienziato nazista che faceva esperimenti sugli ebrei ad Auschwitz, diventa la sua ossessione; l'indagine diventa tutto per lui, che arriverà ad affrontare anche un dissidio interiore per verità sulla sua famiglia, che tentano di annebbiarne l'integrità morale.
Questo è un film tratto da una storia vera che porterà negli anni 50 al processo di Francoforte sul Meno, in cui molti nazisti ancora in vita verranno condannati per i loro crimini durante l'Olocausto.

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