Salve a tutti, in questa intervista vi presento l'autore napoletano Gennaro Rollo che con il suo serraglio sta conquistando tutta Napoli. Ma ora passiamo a lui la parola.
Ciao Gennaro, parlaci
di te e della tua passione per la scrittura. Di cosa parla il tuo libro?
Ciao Francesco; a dispetto della
mia passione per la scrittura, amo poco parlare di me, mi limiterò alle
informazioni da carta di identità, più o meno: ho trentadue anni, sono nato a
Napoli e sono laureato in chimica. Ho coltivato da adolescente la passione per
la musica, suonavo in una band, abbiamo fatto anche qualche serata nei pub e
portato a casa piccoli premi scolastici. A quei tempi scrivevo canzoni e con il
gruppo ne abbiamo incisa qualcuna; ma, come dice Luca Carboni, le band si
sciolgono (senza un perché). Mi sono avvicinato così alla scrittura di racconti
e romanzi fino ad arrivare a Il Serraglio, la mia opera d’esordio, edita da LFA
Publisher.
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Il Serraglio è un romanzo di
formazione ad ambientazione storica (il secondo dopoguerra), se proprio
vogliamo ascriverlo ad un genere: è la storia dei fratelli Cacciapuoti, Gaetano
in primis, che orfani di padre partigiano vengono inviati dalla madre nel Real
Albergo dei Poveri. In quegli anni, la colossale opera voluta da Carlo III di
Borbone (il più grande edificio barocco che ci sia in Europa) guadagna
l’appellativo di Serraglio, quindi di
un luogo nel quale si viene serrati, rinchiusi, quasi a forza, come in un
carcere; questo perché proprio in quegli anni al suo interno viene allocato
anche il Tribunale dei Minori e questo fa in modo che orfani di guerra e meno
abbienti si mescolino a personaggi abituati al mondo della strada; a questi si
aggiungono i soprusi di alcune delle guardie che abusavano ben volentieri del
loro potere. I fratelli Cacciapuoti si trovano proiettati in questa realtà
difficile e contraddittoria. Il romanzo si ispira ad una storia vera o, per
meglio dire, a più storie vere: le vicende che ho riportato riguardano
avvenimenti realmente accaduti, racconti isolati che io ho unito con una trama
romanzata di mia invenzione. Con questo romanzo ho vinto il Premio Nanà: nuovi
autori per l’Europa, indetto da Avagliano Editore. La vittoria mi ha sorpreso
non poco, dato che la giuria era composta in prima battuta da ragazzi delle
scuole di tutta Italia e, visto che i dialoghi sono in napoletano, sapere che
fosse stato letto e apprezzato da Como a Siracusa, mi ha fatto un enorme
piacere, com’è prevedibile.
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Real Albergo dei poveri di Napoli detto"Il Serraglio" prima
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Cosa ti sentiresti di
consigliare a chi ha la tua stessa passione?
Di leggere tanto, di leggere
libri buoni (soprattutto) e meno buoni (ogni tanto). Si può benissimo leggere
tanto senza scrivere niente (anzi, alle volte sarebbe anche meglio), ma non è
assolutamente possibile il contrario. Bisogna studiare. Tanto. Bisogna imparare
dai grandi. Non copiare, ma studiare – letteralmente – per cercare di cogliere
i segreti della loro scrittura formidabile. Se loro sono arrivati a noi
attraverso i decenni, un motivo ci deve pur essere.
È molto importante non prendere
in giro il lettore, anzi, bisogna avere nei suoi confronti un rispetto assoluto
e solo prendendo seriamente la scrittura si può ottenere questo risultato.
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Il Serraglio oggi
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Progetti futuri,
presentazioni ed eventi.
Novembre sarà un mese
impegnativo: sabato 25 alle ore 19:00 ci sarà la presentazione del romanzo a
Roma, al Punto Einaudi in via Labicana 114. Sono emozionato già da ora: Roma è
una piazza difficile. Poi verrà la volta di Latina, il 30 novembre alle ore
18:30, alla Feltrinelli in via Diaz 10; in quell’occasione sarò in compagnia
della collega e amica Silvia Brindisi, per una presentazione doppia: Rollo
presenta Brindisi, Brindisi presenta Rollo. Una presentazione diversa dal
solito, sono certo sarà apprezzata dal pubblico.
Dove possono seguirti
i lettori?
Su Facebook, alla mia pagina ufficiale Gennaro Rollo e su
Instagram: gennaro_rollo.
Ringrazio Gennaro per la sua disponibilità e vi rimando al prossimo articolo. Sotto il link dell'ultima presentazione dell'autore fatta nel luogo dove è ambientato il suo libro.
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